Non aspettarmi, Itaca,
il viaggio mi attrae
dai suoi sentieri incerti
l’astuzia vegliera’
e la tua canzone, Gian, è stupenda!
Ho scritto parole sofferte su Odisseo in una poesia che ho intitolato ULISSE
Hai bisogno di cercare
non di trovare,
Ulisse.
Inseguire le comete
non vivere sulla Terra.
Volare nel vento
veleggiare.
Ho sbagliato a esserci,
sempre.
Solida come una torre antica
incrollabile
a tessere una tela troppo terrena.
Buon viaggio amore mio,
la corrente ha rotto gli argini
sommerso la nostra isola
inzuppato i nostri cuori
d’acqua gelida
invaso Itaca.
Ma è stato Amore:
negli occhi di un figlio
ne sento ancora la risacca.
e la tua canzone, Gian, è stupenda!
Ho scritto parole sofferte su Odisseo in una poesia che ho intitolato ULISSE
Hai bisogno di cercare
non di trovare,
Ulisse.
Inseguire le comete
non vivere sulla Terra.
Volare nel vento
veleggiare.
Ho sbagliato a esserci,
sempre.
Solida come una torre antica
incrollabile
a tessere una tela troppo terrena.
Buon viaggio amore mio,
la corrente ha rotto gli argini
sommerso la nostra isola
inzuppato i nostri cuori
d’acqua gelida
invaso Itaca.
Ma è stato Amore:
negli occhi di un figlio
ne sento ancora la risacca.